LABORATORIO

Laboratorio

Il laboratorio Protek è situato in un grande stabilimento attrezzato per la realizzazione di telai in acciaio, alluminio, titanio e carbonio.

Per anni si è discusso su quale fosse il materiale migliore per un telaio, il risultato è che esistono diversi materiali ed ognuno con peculiarità uniche. Non è possibile determinare quale sia il migliore poichè tutti hanno pregi e difetti diversi tra loro, il che rende molto soggettivo determinarne l’ideale.

 

ACCIAIO

L’acciaio è il materiale “classico” con il quale si sono sempre costruiti telai per decenni, ci sono state parecchie evoluzioni di questo materiale e diverse leghe che ne hanno man mano diminuito il peso. I pro di questo materiale sono tanti: resistenza, elasiticità, costi contenuti. I contro sono un peso normalmente sopra la media, rischio ruggine.

 

ALLUMINIO

La tendenza nella ricerca di nuovi materiali per alleggerire il peso del telaio ha portato all’uso di leghe di alluminio. Le piu’ diffuse sono: 6000 (magnesio e silicio), 7000 (magnesio e zinco). Questo materiale è 3 volte piu’ leggero del acciaio, ma allo stesso modo è anche 3 volte meno resistente e 3 volte piu’ elastico. Per ovviare a questa carenza le moderne tecniche di progettazione e produzione hanno aumentato il diametro dei tubi piuttosto che lo spessore degli stessi. I pro di questo materiale sono: resistenza, non soffre la ruggine, le saldature non sono punti deboli, tra i contro abbiamo ancora il peso e la rigidità.

 

 

CARBONIO

Questo materiale rappresente l’ultima frontiera nel campo dei telai. E’ soggetto costantemnte a nuovi studi e altri segreti potranno essere scoperti in futuro. Le produzioni tipiche di questo materiale sono principalmente 2:

– carbonio monoscocca dove il telaio viene fuori da uno stampo come un unico blocco

– carbonio fasciato dove tubi di carbonio vengono uniti tra di loro con strati di carbonio che fasciano appunto le giunture.

I pro di questo materiale sono la malleabilità, la rigidità, leggerezza, tra i contro abbiamo la scarsa resistenza agli impatti.

 

TITANIO

Questo materiale è poco utilizzato per la produzione di telai, in quanto ha una notevole difficoltà di lavorazione, costi esorbitanti strutturali, in compenso ha una resistenza doppia rispetto all’acciaio e un’elasticità non indifferente che però per le moderne front e full-suspended sono meno importanti e, addirittura, possono essere considerate spiacevoli fonti di imprecisione di guida.

 

LAVORAZIONE

Nel caso di un telaio in alluminio le fasi di produzione di un telaio possono essere così suddivise:

  • Sgolatura
  • Saldatura
  • Squadratura e allineamento
  • Trattamento termico
  • Verniciatura
  • Controllo finale

Nel caso di un telaio in carbonio fasciato, tecnica in cui gli artigiani Protek sono specializzati, le fasi di realizzazione del telaio sono diverse e articolate.

Tutto scaturisce dagli stampi per le tubazioni di carbonio, frutto di studi ingegneristici complessi.

In questi “gusci”, rigorosamente in autoclave, vengono scaldate e compresse fibre di carbonio, resina e kevlar, per formare le tubazioni, i carri, le scatole di sterzo e del movimento centrale.

Il prodotto di questa prima lavorazione viene verificato, controllato e successivamente passato ai nostri maestri artigiani che si preparano a tagliare le tubazioni e a metterle nella “dima”, una sagoma precisissima che le tiene unite e le calibra millimetricamente. Da qui in poi: la magia ha inizio.

Gli artigiani lavorano sulla dima di precisione, inseriscono le tubazioni con le misure derivate dalla geometria e dagli angoli ideati nella fase di progettazione, uniscono il tutto con l’utilizzo di un mix di resine, di carbonio e kevlar e, seguendo il progetto iniziale, vanno a rafforzare i punti critici ed eseguono la fasciatura utilizzando una tecnica di stratificazione e sovrapposizione. Questo particolare processo avviene, in prima battuta, in modo unidirezionale e solo successivamente in modo trasversale, utilizzando le maglie a fibre incrociate unite a resine e fibre di kevlar. L’artigiano telaista stratifica quindi il telaio con più giri di incroci, fino all’ ultimo strato, puramente estetico.

Quest’ultimo procedimento può esser lavorato in finitura diversa da 1 a 12k: questi numeri non rappresentano altro che la larghezza della trama del carbonio, dove 12k è molto larga e 1k molto fitta e, quindi, di lavorazione più pregiata.

Il nostro telaio viene poi interamente resinato, per renderlo compatto, resistente e impermeabile.